Diagnostica

Visita Pneumologica

Consiste in primo luogo nella raccolta dell'anamnesi patologica prossima, cioè i sintomi attuali, su cui è opportuno indagare approfonditamente in merito all'esordio, alla durata, alla tipologia. Successivamente è indispensabile trovare eventuali collegamenti con patologie pregresse (anamnesi patologica remota) familiarità, abitudini tabagiche, etc.Un approfondito esame obiettivo può già orientare sulla natura dei sintomi. Abitualmente osserviamo forma ed espansibilità del torace, il fremito vocale tattile, le variazioni del suono alla percussione del torace (aree di ottusità in caso di masse e/o versamenti o iperfonesi nei pazienti con enfisema ). All'ascoltazione del torace in condizioni di normalità è possibile rilevare il murmure vescicolare fisiologico o in caso di patologie rumori patologici specifici (ronchi-fischi e sibili) o riduzione/assenza del respiro

Spirometria

La spirometria ( "misurazione del respiro") è il più semplice esame della funzione respiratoria. Il test si esegue con un dispositivo chiamato spirometria. L'indagine è molto semplice, assolutamente indolore e richiede solo una buona collaborazione da parte del paziente che deve eseguire delle manovre respiratorie mentre è collegato con la bocca allo spirometro. Essa misura la funzione dei polmoni, in particolare il volume e/o la velocità con cui l'aria può essere inspirata o espirata da un soggetto.

Il risultato dell'indagine è costituito da una serie di valori che indicano il grado di pervietà (apertura) dei bronchi. La spirometria é utile nella valutazione di diverse malattie respiratorie, come l'asma bronchiale, la fibrosi polmonare, e la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Il risultato della spirometria è normalmente corredato da un commento verbale aggiunto dallo specialista in cui si esprime un giudizio inerente ai valori ottenuti.

Abitualmente il risultato della spirometria è sintetizzato in una fra quattro possibili diagnosi: quadro normale, ostruttivo, restrittivo e misto (ostruttivo e restrittivo). Per confermare o escludere un quadro ostruttivo reversibile  é possibile eseguire un test post-broncodilatazione. Ciascun quadro patologico viene abitualmente classificato come lieve, moderato, grave o molto grave. Il risultato dell'esame comunque non va mai giudicato isolatamente, ma contestualizzato e valutato dal medico unitamente ai dati ottenuti dalla visita, dal racconto del paziente e da altre eventuali indagini.


Prove allergiche (prick test)

I prick test consentono di fare una diagnosi di allergia a una o a più sostanze. E' un esame di primo livello per individuare i fattori che scatenano la reazione allergica, così da consentire al paziente di mettere in atto tutte le misure, alimentari o personali, per tentare di evitare il contatto con gli allergeni. La diagnosi permette anche di pianificare degli interventi terapeutici per tentare di desensibilizzare il paziente nei confronti degli allergeni e di prescrivere farmaci appropriati per il controllo dei sintomi.
E' possibile testare Pollini, Acari, Miceti, peli di animali, alimenti, veleno di imenotteri, farmaci. Al paziente vengono applicate modeste quantità dell’allergene della sostanza sospettata di provocare la reazione. L’applicazione avviene solitamente sull’avambraccio interno, favorendone la penetrazione nella pelle con graffi leggeri o punture di spillo (con piccoli aghi sterili) quasi impercettibili.

Se in corrispondenza dell’applicazione si verifica un’eruzione cutanea, sotto forma di rash, pomfi o chiazze rosse, il paziente è molto probabilmente positivo a quel tipo di allergene e può essere formulata una diagnosi. I test allergici non danno la certezza completa delle cause scatenanti l’allergia.

Sono possibili risultati dubbi o errati (falsi positivi) e spesso c’è una relazione tra reazione allergica e altre patologie. L'esame non è doloroso, può essere eseguito nei bambino e non ci sono controindicazioni. E' opportuno sospendere eventuale trattamento con antistaminici e/o cortisonici per evitare falsi negativi



Polisonnografia

La polisonnografia è un test diagnostico mirato alla studio e all'individuazione dei disturbi respiratori nel sonno
Durante la notte, mentre il paziente dorme, una particolare strumentazione (polisonnigrafo) rileva con il posizionamento di vari sensori al torace, all'addome,al naso e ad dito, registra alcuni parametri fisiologici fondamentali, come le variazioni del flusso respiratorio, i livelli di ossigeno, la frequenza cardiaca,etc.
L'osservazione del tracciato polisonnografico registrato durante la notte consente allo specialista di poter formulare diagnosi di Apnea ostruttiva nel sonno e indicarne il livello di gravità
La polisonnografia può essere effettuata anche a domicilio del paziente.
I rischi del test sono minimi e la preparazione all'esame è estremamente semplice, in quanto non richiede alcune speciale precauzione.