Dr.Gaspare Marino Pneumologo tel.3470197737 email: gasparemarino@hotmail.com
L'insufficienza respiratoria può conseguire alla compromissione di uno o di entrambi questi elementi; pertanto rappresenta quella condizione patologica in cui l'apparato respiratorio non è più in grado di assolvere alla funzione di trasporto dell'ossigeno, in quantità adeguate nel sangue arterioso, e di rimozione di una corrispondente quota di anidride carbonica dal sangue venoso.
L'insufficienza respiratoria si può definire come una turba del metabolismo cellulare secondaria a ridotto apporto di ossigeno ai tessuti, per alterazione di una o più tappe del processo respiratorio: ventilazione, scambi gassosi intrapolmonari, trasporto dei gas, scambi gassosi tissutali.
Dal punto di vista fisiopatologico
è possibile distinguere:
Tipo I
Tipo II
Si distinguono, inoltre, forme di insufficienza respiratoria acuta (a rapida insorgenza) e cronica (persistono per mesi o anni prima di evolvere in forme acute).
I sintomi variano a seconda della causa scatenante l'insufficienza respiratoria. Più spesso sono presenti respiro affannoso, aumento degli atti respiratori, tachicardia, sudorazione profusa, cianosi (colorazione bluastra di cute e mucose ). Le manifestazioni a carico del sistema nervoso centrale vanno dalla confusione mentale, all'ottundimento del sensorio, alla sonnolenza e alla perdita dei sensi. Senza terapia, si possono verificare aritmie e arresto respiratorio. I pazienti con insufficienza respiratoria cronica, spesso presentano anche ipertensione polmonare e scompenso delle sezioni destre del cuore (cuore polmonare)
L'insufficienza respiratoria cronica (IRC) determina uno stato di invalidità progressivamente ingravescente, che limita le capacità lavorative dei soggetti e, a lungo termine, lo svolgimento di una normale vita di relazione. Le implicazioni socio-economiche di questa sofferenza cronica sono enormi - sia in termini di costi previdenziali (perdite di giornate lavorative, prepensionamenti etc.), sia in termini di spesa sanitaria farmaceutica o di ospedalizzazione (uso continuo di farmaci, ricoveri ricorrenti con degenza prolungata) - e si accompagnano ad un progressivo deterioramento della qualità di vita dell'ammalato.
La diagnosi è posta con la valutazione clinica che svela i diversi aspetti delle molte cause di insufficienza respiratoria, integrata dall'emogasanalisi e dalla radiografia del torace.
L'emogasanalisi è un esame diagnostico che consente la misurazione di alcuni importanti parametri sanguigni, tra cui i livelli circolanti di ossigeno e anidride carbonica, e il pH del sangue.
La strategia terapeutica dell'IRC si fonda sui seguenti presupposti:
terapia sostitutiva, basata sulla somministrazione continuativa d'ossigeno, allo scopo di aumentarne il contenuto nel sangue arterioso;
prevenzione degli episodi di riacutizzazione dell'IRC;
trattamento delle complicanze cardiocircolatorie determinate dallo stato d'IRC ed, in particolare, dall'ipertensione del circolo polmonare.
I pazienti con grave insufficienza respiratoria non responsivi alle terapie vengono trattati in terapia intensiva con ventilazione meccanica non invasiva o sottoposti ad intubazione oro-tracheale che prenderà il totale controllo della ventilazione mettendo a riposo i muscoli della gabbia toracica per un tempo variabile fino allo svezzamento dalla macchina in caso di miglioramento
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